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La Processionaria: Un Pericolo Silenzioso per Alberi e Salute

Aggiornamento: 8 ago

Nido di Processionaria
Nido di Processionaria

La processionaria è un insetto apparentemente innocuo ma in realtà molto pericoloso, sia per la salute delle piante che per quella di persone e animali. In questo articolo esploreremo tutto ciò che c'è da sapere su questo parassita, dalla sua biologia ai metodi di prevenzione e controllo.


Cos'è la Processionaria?


La processionaria è la larva di una farfalla notturna appartenente al genere Thaumetopoea. In Italia, le specie più comuni sono la processionaria del pino (Thaumetopoea pityocampa) e quella della quercia (Thaumetopoea processionea). Il nome deriva dal caratteristico comportamento delle larve di muoversi in fila indiana, formando lunghe "processioni".


Ciclo Vitale e Habitat


Il ciclo vitale della processionaria si compone di quattro fasi:

  1. Uovo: Le uova vengono deposte sugli aghi dei pini o sulle foglie delle querce in tarda estate.

  2. Larva: Le larve nascono in autunno e attraversano cinque stadi di sviluppo fino alla primavera successiva.

  3. Crisalide: In primavera, le larve si interrano nel terreno per trasformarsi in crisalidi.

  4. Adulto: Le farfalle adulte emergono in estate, si accoppiano e depongono le uova, ricominciando il ciclo.


Le processionarie prediligono le conifere, in particolare pini e cedri, ma possono attaccare anche querce e altre latifoglie.


Pericoli per le Piante


Le larve di processionaria si nutrono voracemente degli aghi e delle foglie degli alberi ospiti. Un'infestazione grave può portare alla defogliazione completa, indebolendo la pianta e rendendola vulnerabile a malattie e altri parassiti. Nei casi più gravi, soprattutto se le infestazioni si ripetono per più anni, gli alberi possono morire.


Rischi per la Salute di Uomini e Animali


Il vero pericolo della processionaria risiede nei peli urticanti delle larve. Questi peli contengono una proteina tossica che può causare gravi reazioni allergiche al contatto con la pelle o se inalata. I sintomi possono includere:

  • Irritazioni cutanee e eruzioni

  • Prurito intenso

  • Problemi respiratori

  • Congiuntivite e altri disturbi oculari


Negli animali domestici, in particolare nei cani, il contatto con la processionaria può causare necrosi della lingua e altre gravi complicazioni che richiedono intervento veterinario immediato.


Come Riconoscere un'Infestazione


I segni di un'infestazione di processionaria includono:

  • Nidi sericei bianchi sulle cime degli alberi

  • Defogliazione degli alberi, soprattutto nella parte alta della chioma

  • Presenza di larve in "processione" sul tronco o sul terreno

  • Reazioni allergiche in persone o animali domestici dopo aver frequentato aree verdi


Prevenzione e Controllo


La lotta alla processionaria richiede un approccio integrato:

  1. Monitoraggio: Ispezionare regolarmente gli alberi, soprattutto in autunno e inverno, per individuare precocemente i nidi.

  2. Rimozione meccanica: I nidi possono essere tagliati e distrutti, ma questa operazione deve essere eseguita da professionisti dotati di adeguate protezioni.

  3. Trappole a feromoni: Utili per monitorare la popolazione di adulti e ridurne il numero.

  4. Endoterapia: Iniezioni di insetticidi direttamente nel tronco dell'albero, un metodo efficace e a basso impatto ambientale.

  5. Normative: In molte regioni italiane, la lotta alla processionaria è obbligatoria per legge. Informarsi sulle normative locali è fondamentale.


Conclusione

La processionaria rappresenta una minaccia seria per il nostro verde urbano e per la salute pubblica. La prevenzione e il controllo tempestivo sono essenziali per ridurre i rischi. Se sospettate un'infestazione, non esitate a contattare professionisti della disinfestazione. Con le giuste misure e la collaborazione tra cittadini e esperti, possiamo proteggere i nostri spazi verdi e la salute di tutti.


Ricordate: la sicurezza viene prima di tutto. Non tentate mai di rimuovere i nidi di processionaria da soli. Affidatevi sempre a professionisti qualificati per gestire questo pericoloso parassita.



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